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Zumpano Experience Made by Daivelop Facebook Zumpano Experience è uno strumento digitale che consente a coloro che arrivano a Zumpano per una vacanza, per una gita fuori, di prenotare Hotel, Bed and Breakfast di prenotare case vacanza, ristoranti attività ricreative o sportive ed esperienze sul territorio. È quindi possibile di effettuare tutte le prenotazioni di cui si necessita direttamente online. Zumpano si trova in Calabria in provincia di Cosenza in Italia, un borgo incantevole dove passare una vacanza. Zumpano Experience
MAE – museo arte etnografia - Da visitare & fare ZUMPANO EXPERIENCE | PRENOTA | SCOPRI IL TERRITORIO
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L’evoluzione della forma del museo come organismo istituzionale passa dal palazzo fin de siècle ottocentesco al cubo bianco neutro di stampo modernista fino a giungere, oggi, alle soluzioni del museo contemporaneo come vera e propria opera d’arte architettonica. Il museo diventa un complesso a elevata attrattiva anche a prescindere dagli oggetti esposti, in genere arte moderna e contemporanea, ma non solo. Questo è il caso dello spazio espositivo comunale di Zumpano il MAE - museo arte etnografia - che si propone fin dalla sua progettazione come cantiere di produzione culturale nel territorio assumendo un valore di luogo deputato alla creazione artistica, dinamico aperto e non circoscrivibile quando accoglie nei suoi spazi gli artisti in residenza, diventando spazio di azione decentrato dal contesto urbano, multiplo e mutevole; è un effettivo e reale luogo di incontro di idee ed esperienze fra artisti, intellettuali, addetti ai lavori e il pubblico. 
Lo spazio architettonico del museo si configura come un’ambiente del tutto dischiuso a rivelare il suo prezioso e ricercato contenuto culturale - un’importante vetrata a tutt’altezza, cielo-terra, si apre su di uno scenario che ingloba visivamente nell’edificio l’ambito circostante e fa percepire al visitatore in modo immediato l’osmosi con il territorio. 
Lo spazio espositivo è suddiviso in tre sezioni: arte contemporanea, etnografia e area didattica multimediale per ragazzi che con l’ausilio della realtà aumentata offre ai visitatori un’esperienza formativa del tutto nuova e ancora poco diffusa nel sistema museale calabrese. L’idonea flessibilità degli ambienti del museo offre al variare delle funzioni sempre nuove soluzioni, rispondendo alle più aggiornate progettazioni pertinenti al carattere ogni volta diverso delle mostre temporanee promosse, la cui rapida successione è vitale per il bilancio culturale del museo stesso. 
Il MAE si presenta con una soluzione architettonica a pianta libera che va incontro oggi anche al progressivo aumento delle dimensioni medie delle opere e alla mutevolezza della loro natura - non solo quadri e sculture, ma anche installazioni e video - che contribuisco ad accogliere ogni tipo di esperienza e manufatto artistico. 
Nel concepire e realizzare lo spazio interno del museo si è scelto di caratterizzare le aree espositive con un uso diverso del colore per ogni sezione. 
La sezione arte contemporanea, caratterizzata dalla tinta grigio antracite, si completa con opere plastiche tridimensionali e a parete insieme ad installazioni video e installazioni sonore degli artisti: Salvatore Anelli, Fabrizio Cicero, Franco Flaccavento, Dionigi Mattia Gagliardi, Andrea Gallo, Federica Gonnelli, Max Marra, Paolo Migliazza, Assunta Mollo, Leila Mirzakhani, Tarcisio Pingitore, Giovanni Ronzoni. 
La sezione etnografica, evidenziata dal color rosso ruggine, vuole restituirci allo stesso tempo la sensazione tattile e visiva del rapporto che intercorre da sempre fra l’uomo e la natura; la nuda terra che, trasformata in campo è luogo di produzione per la semina e il raccolto, è da sempre al centro delle attività essenziali per il sostentamento della vita stessa. In questa sezione del museo sono raccolti diversi strumenti da lavoro forgiati dalla millenaria esperienza dell’uomo - che un tempo venivano utilizzati, per agevolare il lavoro nei campi, dai contadini esperti nel loro ruolo di produttori di materia prima essenziale per l'accrescimento ed il nutrimento dell'individuo - semplificando il lavoro. Per questi reperti recuperati alla memoria da un mondo lontano è stato pensato e progettato un tipo di esposizione che evidenzi appieno il loro carattere odierno di utensili d’uso non del tutto comune, nobilitandoli nell’esposizione su degli alti piedistalli seguendo l’esempio di presentazione dei reperti archeologici, anch’essi un tempo, nell’antichità, oggetti d’uso comune tra i più elementari e utilizzati per lo svolgimento della normale attività domestica, per la mescita di vino e libagioni come i cantaros o i crateri attici che ancora oggi suscitano meraviglia per la loro artigianale confezione. 
La sezione etnografica del museo propone delle esposizioni temporanee con tematiche legate soprattutto al territorio, quella attuale è il “Grano” in ogni sua declinazione alla quale si ispirano le opere d’arte realizzate dagli artisti in residenza esposte nella sezione d’arte contemporanea.
Il museo ha ospitato una serie di progetti culturali dal titolo TERRAĒ I e II edizione artisti in residenza. TERRAĒ è un progetto eclettico variamente strutturato che si propone d’intervenire sulla consapevolezza cognitiva dell’uomo moderno seguendo le modalità proteiformi di azioni d’arte contemporanea. Gli interventi impostati sulla tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, hanno preso le mosse dal rapporto tra arte e luogo. Le azioni e le iniziative degli artisti ospitati in loco si sono spalmate sull’intera area comunale di Zumpano attraverso diversificati atti d’arte contemporanea che hanno visto gli artefici alle prese con tematiche legate alle tradizioni radicate nel territorio, mirando ad una piena integrazione con il contesto. 
Se, da una parte, la collezione racconta la storia della cultura etnografica - con particolare riferimento a quanto accaduto alle forme di vita sociale e culturale nel territorio di Zumpano e nel meridione fino a meno di un secolo fa - dall’altra esplora il presente e ipotizza il futuro attraverso l’inclusione di artisti che rispondono con nuove opere, commissioni e donazioni a questa scienza storico-antropologica. Il percorso non è organizzato secondo un ordine cronologico o assecondando linee di ricerca o raggruppamenti storicizzati, bensì come una narrazione critico-tematica, in modo che le opere e i documenti generino un dialogo fra linguaggi e pratiche potenzialmente comuni di artisti appartenenti però a generazioni, formazioni e provenienze diverse. In questo modo il MAE si dota di una collezione al contempo radicata nel proprio territorio e attenta alle dinamiche della ricerca internazionale. Come per un finale aperto il progetto culturale è destinato a proseguire nel tempo per continuare a esplorare il carattere performativo che la collezione esercita sull’identità e sulle funzioni del museo stesso.

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